FRANCESCO NONNI XILOGRAFO
In Pinacoteca viene presentato il libro di Stefano Dirani sulle xilografie di Nonni. Continua inoltre la mostra sull'artista
"Francesco Nonni xilografo" è il titolo della pubblicazione di Stefano Dirani che sarà presentata venerdì 15 gennaio 2010, alle ore 18.00, nei locali della Pinacoteca comunale (via S.Maria dell'Angelo, 9).
Interverranno Pietro Lenzini, docente e storico dell'arte, e Umberto Giovannini, docente di xilografia. Il libro è edito da Edit Faenza.
In Pinacoteca è attualmente in corso anche la mostra dedicata a Nonni xilografo, dove sono esposte una settantina di xilografie e numerosi documenti che illustrano l'intera attività svolta dall'artista faentino.
La pubblicazione di Dirani supera le duecento pagine e ripropone l'intera attività xilografica di Francesco Nonni, con la pubblicazione di 135 xilografie, di cui 106 monocrome e 29 policrome. Per tutte le xilografie sono forniti dettagli tecnici con note sulle varie pubblicazioni ed esposizioni.
Completano il volume, oltre alla rassegna bibliografica e una documentazione sulla corrispondenza di Francesco Nonni con artisti e istituzioni, una nota introduttiva sulla tecnica della xilografia e un saggio di Emanuele Bardazzi su Francesco Nonni xilografo e illustratore.
Francesco Nonni, suggestionato dalle opere di grandi incisori quali De Carolis Costetti, Spadin e Viner, che proprio nel primo decennio del Novecento diffusero la xilografia con riviste e mostre, venne tentato da questa disciplina artistica mentre lavorava come intagliatore nella famosa Ebanisteria Casalini a Faenza. Era stato l'amico Domenico Baccarini, nel 1902, a fargli conoscere per primo questa particolare tecnica. Sorprendentemente, e in brevissimo tempo, Nonni si affermò come elegante fregiatore di libri, adornatore della pagina, e pioniere della rinascita della decorazione grafica applicata alla stampa, con il solo ausilio di sgorbie e taglientissimi bulini che incidevano sulle tavolette di legno.
Nel 1906 incontrò Antonio Beltramelli per il quale iniziò una intensissima attività come illustratore e nello stesso anno partecipò alla Mostra Internazionale di Belle Arti di Milano. Nonni con le sue xilografie fu l'unico incisore su legno presente ed ebbe notevoli riconoscimenti dalla critica.
Nel 1908 partecipò alla Quadriennale d'Arte di Torino, che gli valsero il plauso di altri critici. Da quel momento Nonni, divenuto un nome ormai celebre e conteso, partecipò alle mostre italiane più importanti, dall'Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia, alla prima Esposizione Internazionale d'Arte di Roma del 1914, e alle principali esposizioni europee fino alla pausa forzata con il primo evento bellico mondiale.
Nel 1924 con la rivista "Xilografia", per conto dell'Editore Lega di Faenza, Nonni si propose di raccogliere attorno a sé tutti i migliori xilografi italiani. La rivista uscì mensilmente per due anni consecutivi (1924-1925) presentando dieci xilografie ogni mese e nel 1926 venne pubblicata trimestralmente. L'ultimo fascicolo della rassegna porta trenta xilografie pregevolissime.
Dal 1920 al 1930 Nonni divenne un interprete raffinato dello stile Decò ottenendo continui successi nelle varie esposizioni nazionali e internazionali. Nel 1927 partecipò alla Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa di Monza organizzando anche la mostra per la sezione romagnola; le sue xilografie vennero acquistate dalle maggiori gallerie italiane ed estere, poiché era ormai riconosciuto tra i migliori incisori e illustratori italiani.