FAENZA RENDE OMAGGIO A ENNIO GOLFIERI
L'8 gennaio una cerimonia per ricordare l'architetto e intellettuale faentino che dedicò tutta la vita alla valorizzazione della sua città
La città di Faenza rende omaggio a uno dei suoi concittadini più illustri, Ennio Golfieri, architetto e noto intellettuale, scomparso nel 1994 all'età di 86 anni.
Golfieri sarà ricordato venerdì 8 gennaio 2010 con una cerimonia ufficiale promossa dal Comune di Faenza, in collaborazione con la Biblioteca comunale manfrediana, il Museo internazionale delle ceramiche e la Pinacoteca comunale.
La cerimonia prevede due distinti momenti: dapprima (alle ore 16.00) la scoprimento di una lapide posta sulla casa natale di Ennio Golfieri in via Pascoli, poi un incontro pubblico presso l'auditorium Sant'Umiltà.
La lapide in marmo, con un breve testo della direttrice della Biblioteca comunale Anna Rosa Gentilini che ricorda l'impegno che Ennio Golfieri dedicò per tutta la vita alla studio e alla valorizzazione della sua amata città, è stata collocata al civico 7 di via Pascoli, nella casa dove Golfieri nacque.
L'iniziativa è nata da un'idea di Marcella Vitali, presidente della sezione faentina di Italia Nostra, associazione di cui Golfieri nel primo dopoguerra fu uno dei soci fondatori.
Dopo lo scoprimento della lapide, nel vicino auditorium S.Umiltà (via Pascoli, 15), alle ore 16.30, si terrà un incontro pubblico dal titolo "Le donazioni di Ennio Golfieri agli istituti culturali faentini".
L'incontro sarà aperto dal saluto dell'assessore alle politiche territoriali Donatella Callegari, poi sarà proiettato, a cura del direttore della Pinacoteca comunale Claudio Casadio, il documentario "Ennio Golfieri, una vita per l'arte". Seguiranno gli interventi della presidente della sezione faentina di Italia Nostra Marcella Vitali, della direttrice del Museo internazionale delle ceramiche Jadranka Bentini e della direttrice della Biblioteca comunale Anna Rosa Gentilini.
E' inoltre prevista una testimonianza di Andrea Emiliani, Accademico di San Luca, che ricorderà la sua amicizia con Golfieri. L'incontro sarà chiuso dal sindaco Claudio Casadio.
Ennio Golfieri nacque a Faenza il 5 settembre 1907. Il padre Giuseppe conduceva una nota ebanisteria, che era anche punto di ritrovo per intellettuali e artisti dell'epoca. In questo ambiente il giovane Golfieri ebbe modo di conoscere alcuni dei principali esponenti del mondo culturale faentino: Domenico Baccarini, Ercole Drei, Domenico Rambelli, Giovanni Guerrini e Giuseppe Ugonia.
Dopo aver conseguito, nel 1925, il diploma di maturità classica al liceo Morgagni di Forlì Golfieri si iscrive alla scuola di Architettura di Roma, dove si laurea nel 1930. Terminati gli studi torna a Faenza e negli anni successivi dedica tutte le sue energie di progettista e storico dell'architettura alla sua città.
E' di quegli anni il progetto per la realizzazione a Faenza, in Porta Montanara, della fontana dedicata al musicista Antonio Cicognani. Nel 1939 inizia a occuparsi della storia dell'architettura neoclassica, in particolare dell'architetto faentino Giuseppe Pistocchi. Dopo la guerra riprende la sua attività di architetto, dedicandosi alla progettazione per la ricostruzione di alcuni edifici demoliti in città, fra i quali anche la Torre civica. Alle molteplici attività di studioso, con una bibliografia di oltre trecento titoli, Golfieri affiancò sempre un impegno civile appassionato per la difesa del patrimonio artistico, evidenziato anche attraverso la partecipazione alla gestione dei principali istituti culturali faentini: dal 1951 al 1988 fu ispettore del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, dal 1973 al 1990 membro del consiglio di gestione della Biblioteca comunale manfrediana, dal 1980 consigliere del consiglio di gestione della Pinacoteca faentina.
L'ultimo suo gesto di amore per Faenza fu la donazione, nel 1989, delle sue collezioni bibliografiche e artistiche alla Pinacoteca e alla Biblioteca. Nello stesso anno curò inoltre, in prima persona, la mostra di queste donazioni.