Ebrei nell'Italia occupata tra persecuzioni e ospitalità
Con l’incontro in programma domani – martedì 31 gennaio, alle ore 20.45 – nella chiesa del Monastero di S.Chiara (via della Croce, 16), si chiude l’ampio calendario degli eventi faentini per le celebrazioni del Giorno della Memoria.
“Essere ebrei nell’Italia occupata, tra persecuzioni ed ospitalità: il caso degli istituti religiosi” è il titolo dell’iniziativa, alla quale interverrà come relatrice Maura de Bernart, docente di vita ebraica e Shoah in Europa centrale presso la sede di Forlì dell’Università di Bologna.
Cosa voleva dire essere ebrei nell’Europa travolta dal nazismo, dopo aver conosciuto la stagione di speranze dell’emancipazione? Cosa voleva dire essere ebrei nell’Italia fascista prima e poi nell’Italia occupata? Cosa voleva dire essere ebrei a Roma, nella città del Papa, nell’inverno dell’occupazione nazista?
Su queste domande si concentrerà la riflessione della professoressa Maura de Bernart, soffermandosi, in particolare, sugli episodi di persecuzione e ospitalità a Roma, in Romagna e negli istituti religiosi.
Il programma degli eventi faentini del “Giorno della Memoria 2012” è stato promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Comunità ebraica di Ferrara e delle Romagne, il monastero di S.Chiara di Faenza e l’Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento e dalla guerra di liberazione.