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Donne e scrittura

05 Aprile 2017

Sabato 8 aprile, alle ore 16.00, in Pinacoteca comunale (via S.Maria dell'Angelo 9) si terrà un incontro su le donne e la scrittura, a cura dell'associazione culturale ParoleCorolle.

L'appuntamento è inserito nella programmazione 2017 di "Ma adesso io".

Interverranno Marinella Polidori, scrittrice e poetessa, Loretta Scarazzati, dell'associazione ParoleCorolle, il vice sindaco e assessore alla cultura Massimo Isola e l'assessore alle pari opportunità Claudia Gatta.

Al centro dell'incontro il libro di Ida Sangiorgi Due soldi (Carta Bianca editore, 2017), con letture di brani a cura di Roberta Zoncheddu.

"Due soldi" narra la storia di una giovane ragazza, Nuccia, che dalle campagne va a servizio presso signori di città, e ne traccia il percorso di formazione nel contesto dei rapporti di potere tra chi è padrone e chi invece possiede solo la forza lavoro delle proprie braccia. Si inquadra nel periodo di fine Ottocento e ha come sfondo un riconoscibilissimo ambiente urbano faentino, nonché le campagne e colline dei dintorni.

Il tema delle disuguaglianze e l'urgenza dell'equità sociale sono al centro del romanzo e si intrecciano con le domande di fondo che impattano la condizione umana, la sua fragilità e precarietà.

Ida Sangiorgi (1889 Faenza, 1971 Cesena) svolge attività di insegnante elementare nelle campagne faentine e di decoratrice nelle manifatture ceramiche fino al 1925, anno in cui si trasferisce a Cesena. Dissenziente dal regime fascista, militante nel Partito comunista, nell'immediato dopoguerra è la prima donna che entra a far parte del Consiglio comunale con le elezioni amministrative del 1946, incarico che assolve fino al 1960, contestualmente a una intensa attività all'interno dell'Udi a favore della condizione femminile.

Sul piano letterario il suo nome è legato al romanzo La Palmina, edito da Mondadori nella collana “La Medusa degli Italiani”, con il quale partecipa nel 1955 alla XXV edizione del Premio Viareggio.

Cruciale, nella formazione artistico-letteraria della scrittrice, la partecipazione al fermento intellettuale proprio del contesto artistico faentino dei primi del Novecento, contrassegnato in ambito figurativo dalle proposte di Domenico Baccarini e del suo cenacolo, attraverso l'attività che Ida Sangiorgi svolge presso la scuola di ceramica del Museo internazionale e la manifattura ceramica diretta da Pietro Melandri.

Percorso peculiare e complesso, proprio di una scrittrice che ha espresso capacità di stile e visione del mondo di straordinaria complessità.