Domenico Rambelli, un artista monumentale
E’ ormai tutto pronto in Pinacoteca per la grande mostra dedicata a Domenico Rambelli, considerato da tempo uno dei massimi scultori del Novecento italiano.
Tutto il percorso artistico di Domenico Rambelli verrà presentato nella mostra “Monumentale. Disegni e scultura nell’arte di Domenico Rambelli”, che si inaugurerà venerdì 6 dicembre prossimo, alle ore 18.00, nei locali della Pinacoteca comunale di Faenza.
La mostra, organizzata dalla Pinacoteca, presenta una sessantina di opere, equamente divise tra sculture e disegni, dalla prima – firmata e datata 1901 - a una delle ultime sue sculture realizzata nel 1960.
In mostra anche quattro opere finora inedite, databili al secondo decennio del Novecento, e altre due opere della Pinacoteca comunale, recentemente restaurate: la scultura in gesso di Titti Papini, restaurata grazie alla iniziativa dell’Istituto dei Beni Artistici e Storici della Regione Emilia-Romagna, e il busto del conte Carlo Zanelli Quarantini, restaurato a seguito della donazione da parte della famiglia, nel laboratorio di restauro del liceo artistico faentino, dando una prova concreta di collaborazione tra istituzioni culturali e didattiche.
L’intento della mostra è duplice. Da un lato si vuol riflettere e documentare come nella propria attività artistica Rambelli sia sempre stato attento alla monumentalità, intesa sia come realtà volta alla grande dimensione e al volume sia come richiamo alla memoria. Nei suoi due monumenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, quelli di Viareggio e Brisighella, Rambelli scrisse di aver «fatto una ricerca di forma larga e piena che tende ritrovare lo smarrito senso dello statuario monumentale che regga lo spazio».
Con questo senso dell’arte, che privilegia l’importanza della linea e della forma per riempirla di contenuti vivi, Domenico Rambelli manifesta lo stesso segno e la stessa forza dei suoi monumenti anche nel disegno. Tutta l’arte di Rambelli assume dunque un senso rigoroso di monumentalità che caratterizza il fare artistico dello scultore faentino da ricordare - ed è questo il secondo obiettivo della mostra - anche per i suoi disegni. Un’arte, quella del disegno, appresa nello studio presso la scuola comunale faentina ma poi sviluppata con modalità del tutto autonome e caratterizzante un intero percorso artistico.
Per rendere ancora più particolari e significative le qualità dei disegni di Domenico Rambelli è stata fatta anche una piccola ma qualificata scelta di caricature, disegnate a colori con i pastelli, che caratterizzano anche in questo campo l’artista faentino. A documentare la tensione scultorea monumentale anche nella bella produzione ceramica di Rambelli saranno, infine, i rimandi alle opere esposte nelle sale del Novecento del Museo internazionale delle Ceramiche di Faenza.
Per i visitatori della mostra sarà disponibile un nuovo sistema di audio guida (gratuito), oltre alle audio guide classiche del sistema museale provinciale, che consentirà di avere informazioni sulle opere (circa due ore di audio) anche con smartphone e tablet, attivabili tramite lettura del codice qr.
La mostra sarà aperta al pubblico – con ingresso gratuito - dal 7 dicembre 2013 al 1° maggio 2014 (sabato e domenica dalle 10 alle 18). Fotografie delle opere e altre informazioni sul sito internet: http://pinacotecafaenza.racine.ra.it/stampa/rambelli.