Di museo in museo
Prende il via domenica 14 ottobre prossimo il ciclo di visite guidate gratuite “Una domenica, di Museo in Museo”, nell’ambito del progetto elaborato da Palazzo Milzetti in collaborazione con il Museo del Risorgimento e dell’Età contemporanea di Faenza.
Un percorso museale dentro la città, che prevede due itinerari di quaranta minuti ciascuno, il primo a Palazzo Milzetti e il secondo al Museo del Risorgimento e dell’Età contemporanea di Palazzo Laderchi.
Le visite inizieranno alle ore 15.30 e proseguiranno fino all’orario di chiusura (18.30, con l’ultimo ingresso alle 17.30).
Non è richiesta la prenotazione, l’entrata sarà garantita fino all’esaurimento dei posti disponibili.
Il ciclo prevede tre visite guidate gratuite, le altre due sono programmate l’11 novembre e il 9 dicembre 2012.
Sempre inserito nello stesso progetto culturale, il 2 ottobre scorso è invece partito l’altro ciclo di visite - “Una mattina, di Museo in Museo” - riservato agli studenti delle scuole elementari e medie inferiori e superiori (tutti i mercoledì e giovedì mattina su prenotazione).
Palazzo Milzetti, prima tappa del percorso di domenica prossima, è l’espressione forse più alta e più integra di un momento culturale di grande compattezza e di particolare significato: l’affermarsi del gusto neoclassico in Romagna, in concomitanza con i fermenti rivoluzionari e gli anni napoleonici.
Nella visita guidata si ripercorreranno gli “albori del Risorgimento": il lungo cammino dell'unità d'Italia è passato attraverso numerose tappe e il periodo di costruzione di Palazzo Milzetti fu denso di avvenimenti che risultarono significativi per la nascita del Risorgimento.
La seconda tappa sarà il Museo del Risorgimento e dell’Età contemporanea, ubicato al piano nobile di palazzo Laderchi, uno dei più antichi casati faentini, che molto contribuì alla storia e allo sviluppo della città, soprattutto nel periodo napoleonico e risorgimentale.
Qui verranno approfonditi i temi legati alla vita politica nazionale e locale, mostrati importanti documenti faentini e cimeli come stampe, fotografie, dipinti, bandiere, uniformi e armi, molti dei quali si riferiscono a personaggi ed avvenimenti accaduti a Faenza durante la prima metà dell’Ottocento. Spiccano, fra i ritratti, quelli di Achille e Francesco Laderchi e una preziosa miniatura raffigurante il generale Giuseppe Sercognani.