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Definite le modalità dei controlli antidoping per le giostre

11 Aprile 2013

Venerdì 5 aprile scorso si è tenuta a Bologna, presso gli uffici della Regione Emilia Romagna, una riunione tra il presidente dell’Associazione Emilia-Romagna rievocazioni storiche (Aerrs) Giannantonio Braghiroli, il funzionario del Comune di Faenza Aldo Ghetti, in rappresentanza della Federazione italiana Giochi Storici, e la dirigenza del Servizio Veterinario regionale, a cui è delegata la sorveglianza e il monitoraggio sull’impiego di sostanze illecite in zootecnia, oltre a tecnici e veterinari Asl. L’incontro, sollecitato dall’Aerrs e dal Comune di Faenza, era finalizzato a condividere e rendere immediatamente attuabili le modalità di controllo delle sostanze dopanti nelle gare con equidi.

Il presidente Aerrs Braghiroli ha espresso la propria soddisfazione perché le linee guida sono state finalmente emesse in modo ufficiale, in quanto la principale attenzione degli organizzatori di Palii, Giostre e Quintane iscritti alla Associazione regionale è rivolta, da sempre, al benessere degli animali coinvolti nelle loro manifestazioni, benessere che resta in modo chiaro e inequivocabile il loro obiettivo primario.

Nell’incontro si è però rimarcato il fatto che, di fronte al tradizionale calendario delle manifestazioni in regione, si sarebbero potuti coordinare preventivamente i lavori, in modo che i vari organizzatori fossero a conoscenza che alcuni protocolli non sarebbero più stati accettati, tra tutti quello del Niballo-Palio di Faenza, che prevede la collaborazione di veterinari esterni all'Asl e un diverso e consolidato iter per le analisi, nonché dubbi sulla scelta dei laboratori abilitati e certificati. E’ emerso pure che l’applicazione delle norme della delibera della Giunta regionale n. 1703/2012, costituisce un ulteriore riconoscimento della virtuosità delle procedure che i comitati organizzatori e le contrade del Palio di Ferrara, del Niballo - Palio di Faenza e del Palio di San Secondo Parmense applicano da tempo, procedure che sono sostanzialmente riproposte nella norma appena approvata.

Le uniche perplessità, peraltro condivise da tutti i presenti, riguardano il laboratorio che realizzerà le analisi e che nella norma è indicato come il Laboratorio Zootecnico regionale, ma che invece potrebbe essere quello dell’Unire.

Importante chiarimento è stato quello relativo alle sostanze che verranno ricercate e che faranno riferimento all’elenco predisposto da Unire.

In chiusura è stata espressa reciproca soddisfazione per il proficuo lavoro svolto, che ci si è augurato possa essere un punto di partenza per nuove e importanti collaborazioni e sinergie.