DA BERTI A RAMBELLI: ARTE A FAENZA NEL PRIMO NOVECENTO
In Pinacoteca un'esposizione sulla grande esperienza del Cenacolo Baccariniano e la mostra d'arte romagnola tenuta durante le manifestazioni torricelliane del 1908
"Da Berti a Rambelli. Arte a Faenza nei primi dieci anni del Novecento" è il titolo della mostra che si inaugura martedì 22 aprile prossimo, alle ore 18.00, nei locali della Pinacoteca comunale (via S.Maria dell'Angelo, 9).
Nel primo decennio del Novecento la Faenza artistica è stata non solo interessante e vivace, ma anche un punto di riferimento nazionale e di produzione elevatissima.
E' il periodo in cui da un lato concludono la loro importante attività maestri come Antonio Berti e Tomaso Dalpozzo, mentre la direzione della Pinacoteca comunale e della scuola di disegno "Minardi" è affidata ad un altro grande protagonista come Achille Calzi.
Al centro delle attenzioni è però l'attività di quel gruppo di ragazzi raccolti sotto il genio artistico e l'impulso di Domenico Baccarini. A far parte di quel gruppo, generalmente riconosciuto con il nome di Cenacolo Baccariniano, sono artisti come Ercole Drei, Giovanni Guerrini, Francesco Nonni, Domenico Rambelli, Pietro Melandri, Riccardo Gatti, Giuseppe Ugonia e Orazio Toschi.
Altri artisti, come Laura Fossa e Roberto Sella, espongono in quel periodo portando un loro specifico e autonomo contributo nelle esperienze artistiche faentine del primo novecento.
Una raccolta completa delle opere di questo gruppo di artisti si potrà ammirare nella mostra che si inaugura ufficialmente martedì 22 aprile prossimo e che resterà aperta al pubblico nei locali della Pinacoteca dal 25 aprile al 16 novembre 2008.
Con questa esposizione, con cui la Pinacoteca faentina chiude le celebrazioni per i cento anni della morte di Domenico Baccarini, per le quali già nel 2007 sono state promosse tre importanti mostre in Pinacoteca, al Museo Internazionale delle Ceramiche e Museo d'Arte di Ravenna, si documenta la produzione degli artisti faentini, a partire dalle opere del realismo ottocentesco di Antonio Berti, fino alle opere esposte nelle mostre d'arte del primo Novecento. Particolare attenzione è posta alla 1ª Mostra Biennale d'Arte romagnola, che si tenne nell'ambito delle manifestazioni torricelliane del 1908, e alla molteplicità dell'esperienza artistica faentina. Oltre alla pittura, caratterizzata dall'esposizione di una quindicina di quadri di Domenico Baccarini, è documentata la scultura con la selezione di una ventina di importanti opere di Ercole Drei, Riccardo Gatti, Publio Zanelli, Domenico Rambelli e Domenico Baccarini, il disegno, l'incisione e l'attività grafica.
Completa l'allestimento della mostra, per la prima volta realizzata anche nel salone d'ingresso della Pinacoteca oltre che nelle due sale normalmente adibite ad eventi espositivi temporanei, anche l'ideale rimando alla sala del Novecento faentino nel Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza e un sistema di proiezione di immagini che consentirà di vedere oltre duecento fotografie degli artisti faentini nei primi dieci anni del Novecento e delle esposizioni torricelliane del 1908.
La mostra resterà aperta al pubblico (ingresso gratuito) il sabato e la domenica con i seguenti orari: fino al 30 aprile, dalle 10 alle 18.00; da maggio a settembre, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00; dal 1° ottobre, dalle 10 alle 18.00. E' inoltre aperta nei seguenti giorni festivi: 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno.