Contributi agli stranieri: le cifre smentiscono le polemiche pretestuose
In merito alla lettera pubblicata ieri sul sito Faenzanet, relativa a un contributo di 2.220 euro concesso dai Servizi Sociali del Comune di Faenza a un residente straniero e alle successive polemiche scaturite sui social network faentini, l’Amministrazione comunale intende fare assoluta chiarezza, onde evitare inutili strumentalizzazioni.
L’assegnatario del contributo in questione è risultato idoneo nella graduatoria dell’apposito bando emesso nel 2010 nell’ambito del Fondo anticrisi, rivolto a famiglie di lavoratori disoccupati.
Il bando – concordato con i Sindacati - è per tutti i residenti senza distinzioni di nazionalità, del resto sarebbe stato illegittimo applicare una discriminazione in questo senso, costituendo una violazione dell’art. 3 della Costituzione.
Inoltre non è vero che le regole premiano chi ha un Isee bassissimo, infatti l’Isee massimo previsto dal bando era di 20 mila euro.
I beneficiari di contributi lo scorso anno sono stati in tutto 70, dei quali 46 erano di nazionalità italiana (pari al 66%) e 24 di nazionalità straniera (34%).
Si tenga conto che nel 2013 il 32,8% dei disoccupati nel Comune di Faenza era di nazionalità straniera. Quindi il dato dei disoccupati stranieri è in linea con quello dei destinatari di contributi.
Tali numeri smentiscono quindi chi afferma che le famiglie italiane sono discriminate nell’accesso ai sostegni pubblici.
Per quanto riguarda poi l’assegnazione delle case popolari, anche in questo caso non è assolutamente corretto affermare che l’87% delle abitazioni è assegnato a stranieri, in quanto i dati aggiornati al 13 febbraio 2014, fanno emergere invece tutt’altra realtà: sono 794 i nuclei familiari presenti negli alloggi Erp, di cui 715, pari al 90,05% del totale, sono occupati da famiglie italiane e comunitarie (3 polacche, 5 rumene e una spagnola), mentre solo 79 (pari al 9,95%) sono occupati da nuclei familiari extracomunitari.
“Deploro vivamente questa diffusione di affermazioni non veritiere,” – dichiara il sindaco Giovanni Malpezzi – “al solo scopo di seminare zizzania fra la gente. E’ questo un comportamento irresponsabile che non fa certamente merito a chi si presta a queste facili strumentalizzazioni”.