Congresso nazionale sul verde pubblico
Le città di Faenza e Cervia ospiteranno l'8 e il 9 ottobre prossimi il congresso nazionale dell'Associazione italiana direttori tecnici pubblici giardini, associazione che promuove lo sviluppo del verde pubblico favorendo la collaborazione fra i tecnici che operano in questo settore.
La prima giornata si terrà a Cervia, nel pomeriggio di giovedì 8 ottobre, mentre la seconda - venerdì 9 ottobre - a Faenza presso il cinema teatro Sarti (via Scaletta 10), dove sarà ospitato il convegno "Orti in città e agricoltura periurbana: un collegamento con il territorio e un'opportunità di aggregazione sociale".
Il convegno sarà aperto alle ore 9.30 dai saluti del sindaco Giovanni Malpezzi e dell'assessore ai lavori pubblici Claudia Zivieri.
Seguiranno poi gli interventi di Roberto Diolaiti, del Comune di Bologna, Rosario Rosano (Comune di Palermo), Maria Cecilia Baschieri (Comune di Bolzano), Gianpaolo Barbariol (Comune di Padova), Pierpaolo Grignani (Ufficio del Verde del Comune di Genova), Ennio Nonni (dirigente del settore Territorio del Comune di Faenza), Jean Pierre Gueneau (presidente nazionale di Hortis), che illustrerà l'esperienza francese nel campo dell'orticoltura urbana, Fabio Fornasari (curatore del progetto architettonico e paesaggistico del parco della biodiversità a Expo 2015) e Paolo Odone (Comune di Torino).
Nel pomeriggio sono inoltre previste visite per gruppi al Museo internazionale delle Ceramiche, al parco Bucci e al parco Tassinari, con prove sul campo da parte delle aziende.
Collegata all'evento anche la mostra "Carrot City", allestita nel salone delle Bandiere della residenza municipale dal 7 al 14 ottobre prossimi e visitabile negli orari di apertura al pubblico di Palazzo Manfredi: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 19.00.
La mostra presenta una raccolta di progetti per reintrodurre l'agricoltura urbana nelle città del mondo e mette in risalto il modo in cui l'architettura, la progettazione paesaggistica, l'urbanistica e il design industriale stanno affrontando il desiderio di coltivare cibo all'interno delle città per accorciare la filiera e, in generale, migliorare la sicurezza alimentare.