Conferenza su Giuseppe Milani e la pittura del '700 a Faenza
Per gli incontri d'autunno, promossi dalla sezione di Faenza di Italia Nostra, venerdì 18 novembre, alle ore 17.30, in Pinacoteca comunale (via S.Maria dell'Angelo 9) si terrà una conferenza di Giampiero Savini dedicata al pittore del settecento Giuseppe Milani, di cui in città restano importanti opere.
Milani lavorò nella cappella della Madonna delle Grazie della Basilica Cattedrale, dove eseguì gli affreschi, scoperti il 31 ottobre 1763, raffiguranti nella cupola la Vergine delle Grazie che appare alla veggente e intercede per gli appestati.
Nei pennacchi, inoltre, quattro episodi miracolosi con un carcerato del quale è riconosciuta l'innocenza, un bambino che precipita da un ponte e resta illeso, la resurrezione di una donna morta e un bambino salvato dalle fauci di un lupo.
Sempre a Faenza e negli stessi anni, Milani affrescò la cupola, poi distrutta, della cappella dell’Immacolata nella chiesa di S. Francesco. Dell'artista in città sono conservate due opere in Pinacoteca, una Natività e una Natività della Madonna, e il bozzetto dell'Immacolata Concezione e San Francesco della chiesa di S.Francesco di Bologna.
Formatosi a Parma, Giuseppe Milani si trasferì a Cesena nel 1734. Attivo nel cantiere cesenate della Basilica del Monte, dove lavorò con interruzioni dal 1747 al 1765, si affermò come brillante decoratore ed ebbe numerose e prestigiose commissioni. Dal 1770 al 1777 affrontò l’impegnativa decorazione della chiesa e del convento cesenati di S. Agostino, successivamente lavorò a Palazzo Fantaguzzi (ora sede della Banca Popolare di Cesena) e dal 1776 al 1780 lavorò in palazzo Romagnoli, a Cesena, al più imponente dei suoi cicli pittorici profani. Morì a Cesena nel 1798.
Il relatore della conferenza, Giampiero Savini, è studioso della pittura cesenate del Settecento e autore di numerose pubblicazioni dedicate anche alla definizione del catalogo completo delle opere di Giuseppe Milani.