Cambia volto Casa Faenza a Timisoara
Dal 2000 è operativa a Timisoara (Romania) Casa Faenza, struttura che ospita e segue minori autistici, realizzata grazie alla collaborazione del nostro Comune e di tanti faentini nell'ambito del gemellaggio che lega da anni Faenza e Timisoara.
L'edificio di Casa Faenza nei prossimi giorni sarà al centro di un evento molto atteso a Timisoara: giovedì 15 ottobre, alle ore 16.00, alla presenza dei sindaci delle due città - Giovanni Malpezzi e Nicolae Robu - sarà infatti inaugurato il progetto "Una casa di ceramica".
Cinque pareti esterne di Casa Faenza sono state interamente ricoperte con ceramiche artistiche donate da numerose botteghe della nostra città, nonchè rivestite da opere scultoree realizzate da alcuni artisti faentini di fama internazionale, tra i quali tre vincitori del Premio Faenza - Emidio Galassi, Aldo Rontini e Guido Mariani - oltre a Mauro Tampieri, Giovanni Cimatti, Pietro Lenzini, Sergio Gurioli e Silvano Fabbri (questi ultimi due scomparsi purtroppo da pochi mesi).
L'idea di questo allestimento è nata nel 2011 con lo scopo di togliere dall'anonimato un edificio importante, ubicato in un parco meraviglioso, ma da pochi conosciuto, se si escludono gli addetti ai lavori.
Così a Faenza alcuni amici di Timisoara hanno concretizzato questo progetto, legando sempre più l'immobile - Casa Faenza -alla nostra città, sinonimo di ceramica in tutto il mondo.
Nell'arco di tre anni, con l'aiuto di numerosi artigiani faentini che hanno aderito all'iniziativa, si è realizzato un fantastico mosaico con una commistione di ceramiche, alcune in stile tradizionale e altre moderne.
Poichè l'edificio accoglie minori autistici, si è inoltre pensato di collocare all'interno della struttura, in un settore a parte, alcune ceramiche realizzate da giovani studenti, di età compresa fra i 7 e i 13 anni, della scuola media Europa di Faenza.
Mentre studenti più grandi, allievi dell'istituto "Ballardini" di Faenza, provenienti da tutto il mondo, hanno partecipato al progetto elaborando tavole smaltate contenenti messaggi rivolti alle problematiche sociali attuali.
In un altro settore, infine, sono esposte opere che ripercorrono l'evoluzione della storia ceramica faentina dal primo medioevo fino all'ultimo secolo, testimoniando questo lungo percorso attraverso gli stili principali che l'hanno caratterizzato.