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Ausl Unica della Romagna: sanciti i principi per la futura “governance”

19 Novembre 2013

“Una decisione storica che segnerà in positivo il futuro dei servizi sanitari nei nostri territori”.

 Il Sindaco Malpezzi esprime grande soddisfazione commentando l’accordo raggiunto tra le quattro Conferenze Territoriali Sociali e Sanitarie romagnole (Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini) sui principi e regole di governo che dovranno guidare la futura Azienda Sanitaria Unica della Romagna.

 «I Sindaci dei 75 Comuni romagnoli presenti o rappresentati questa mattina a Rimini - dichiara il sindaco manfredo - hanno sancito a voti unanimi un patto di grande fiducia reciproca che getta le basi, finalmente, per una Romagna che sappia discutere e confrontarsi, per poi decidere come una grande e unica area territoriale integrata. In vista della futura Azienda Unica della Romagna occorreva individuare un sistema che tenesse insieme la necessità di poter compiere le grandi scelte strategiche e di programmazione in nome dell’area vasta romagnola, evitando che i singoli territori perdessero la possibilità di avere voce in capitolo sulle singole scelte di politica sanitaria. Mi pare che il risultato ottenuto – prosegue Malpezzi - sia pienamente soddisfacente e che i timori che qualcuno aveva espresso su questo tema possano, a questo punto, ritenersi superati».

 La dichiarazione approvata questa mattina definisce infatti tre principi fondamentali: quello di rappresentanza, ossia i voti espressi nella nuova Conferenza Unica verranno pesati sulla base della popolazione residente nei singoli Comuni; il principio di collegialità, in base al quale per le future scelte strategiche di interesse comune sarà necessaria l’approvazione con una maggioranza qualificata di almeno l’85% della popolazione residente; infine, il principio federale, che valorizza i singoli Distretti, demandando ai rispettivi Comitati di Distretto tutte quelle decisioni “che non implichino una dimensione romagnola, in modo che la relazione fra i territori e i servizi resti un cardine imprescindibile del sistema”.

 «Si tratta di un atto politico – conclude il Sindaco di Faenza - che su un tema fondamentale come quello della salute, riconosce e istituzionalizza l’omogeneità e le potenzialità del bacino romagnolo, garantendo allo stesso tempo le specificità dei singoli territori. Un federalismo vero, non calato dall’alto, che potrebbe aprire la strada in futuro anche ad altri ambiti di applicazione. E questo, significativamente, è il primo atto ufficiale adottato congiuntamente come Sindaci della Romagna».