Astorgio II Manfredi e i dipinti delle battaglie di Paolo Uccello
“Astorgio II Manfredi e il cavaliere disarcionato dipinto da Paolo Uccello” è il tema della conferenza programmata venerdì 22 novembre, alle ore 17.30, nella Pinacoteca comunale (via S.Maria dell'Angelo 9).
Relatore Claudio Casadio, direttore della Pinacoteca.
La conferenza, realizzata in collaborazione con il Rotary Club di Faenza, sarà l'ultima in Pinacoteca nell'ambito delle celebrazioni per i 700 anni della Signoria Manfrediana.
Nell’incontro di venerdì prossimo sarà illustrata la relazione tra Astorgio II Manfredi, signore di Faenza dal 1428 al 1468, e i dipinti delle battaglie di Paolo Uccello che sono tra i dipinti più famosi nella storia dell'arte.
Astorgio II ha sempre esercitato il mestiere delle armi combattendo di volta in volta al soldo dei milanesi, dei veneziani o dei fiorentini. Appena diciottenne nel 1430 si fece notare nella battaglia del Serchio e Cavalcanti scrisse che i suoi colpi «portavano morte più di quelli degli indurati cavalieri».
Uomo anche colto creò una corte e divenne raccoglitore di codici, tanto che chiede libri come il Canzoniere del Petrarca in prestito ai Medici di Firenze o si fa inviare opere d’arte come il San Girolamo di Donatello.
Alla sua morte il poeta Angelo Lapi scrisse che fu «come un altro Marte in guerra e come Licurgo in pace».
Oltre alle vicende di Astorgio II Manfredi, nella conferenza saranno illustrate anche le battaglie dipinte da Paolo Uccello e verrà presentata una ipotesi che lega una di queste tavole, quella conservata agli Uffizi, al Signore faentino protagonista di tante battaglie.