Arginet: Abdon Zani a Boleslawiec
Nell’ambito delle azioni del progetto europeo ARGINET, coordinato dal Comune di Faenza, Abdon Zani ha partecipato al 49° Simposio Internazionale di Ceramica e Scultura di Bolesławiec (Polonia), insieme a 15 artisti e ceramisti provenienti da Messico, Stati Uniti, Austria, Francia, Bielorussia, Ucraina, Spagna e Polonia.
ARGINET, traducibile in italiano come Azioni artistiche nel campo dell’argilla, per la costituzione di una rete ceramica nell’Unione Europea, ha origine dalle relazioni che la città di Faenza ha consolidato negli ultimi anni, in particolare attorno ad Argillà Italia, con diverse città europee organizzatrici di mostre-mercato ceramiche. Le città coinvolte in questo network insieme a Faenza sono Aubagne (Francia), Gmunden (Austria), Bolesławiec (Polonia) e Argentona (Spagna).
Tra gli obiettivi di ARGINET – progetto finanziato con il sostegno della Commissione Europea, nell’ambito del Programma Europeo Cultura – vi è la promozione di azioni di scambio, di collaborazione culturale e di mobilità transnazionale degli operatori culturali in Europa, nel campo della ceramica artistica.
In questo contesto, Abdon Zani ha trascorso quasi un mese (dal 2 al 28 giugno) a Bolesławiec, unico rappresentante italiano del gruppo di ceramisti internazionali che sono stati invitati al Simposio da Ewa Lijewska-Malachowska, direttore del Centro Ceramico della città polacca.
16 ceramisti, 3 industrie ceramiche, un mese di lavoro: questa la formula del simposio, che prevede un confronto dei partecipanti con le tecniche di lavorazione delle tre principali industrie ceramiche di Bolesławiec, con l’obiettivo di realizzare sculture in ceramica partendo proprio dai materiali e dalle tecniche di cottura utilizzate in questi contesti produttivi.
Un’esperienza formativa ma anche una sfida per Abdon Zani, viste le alte temperature (1280°C) utilizzate per la cottura: tre le opere realizzate dall’artista, di cui due di sperimentazione e una – la terza in ordine cronologico – studiata e lavorata più a lungo. Le prime due opere – Funny Games – sono state realizzate a partire dalle estrusioni di tubi in gres messe a disposizione dall’industria presso cui era ospitato Zani: rappresentano due figure umane, un uomo e una donna, e hanno costituito il suo primo contatto con questo tipo di argilla, per capire quali erano le possibilità per lavorarla in senso plastico. La terza opera – Cometa – è costituita da una sfera con una serie di prolungamenti, delle “bende” che si proiettano verso l’esterno.
Coordinati da Mateusz Grobelny, giovane ceramista polacco, i partecipanti hanno avuto non solo un’occasione di lavoro e sperimentazione, ma anche momenti di scambio e confronto sulle tecniche, sui materiali e sulle poetiche, a partire dalle presentazioni del sabato pomeriggio, in cui ciascuno ha appunto potuto presentare la propria dimensione artistica.
Il contatto con ceramisti e artisti è un elemento importante per Abdon Zani: 38 anni, nato a Milano, Abdon si avvicina alla ceramica 12 anni fa, scegliendo Faenza come “base” proprio per vivere e lavorare in un ambiente con una forte cultura ceramica e popolato di artisti e ceramisti della scuola ceramica faentina. Questo è un tema caro a Zani, che considera fondamentale la salvaguardia e il passaggio alle giovani generazioni di ceramisti del patrimonio di conoscenze dei materiali e delle tecniche ceramiche presenti nelle storiche botteghe faentine. Eventi come Argillà Italia, d’altra parte, sono per Abdon occasioni importanti per diffondere la cultura della ceramica a un pubblico vasto, con momenti di intrattenimento e di partecipazione, come i suggestivi forni a cielo aperto.
ARGINET è un progetto di durata biennale che avrà il suo culmine a settembre 2014 con Argillà Italia e fino a novembre 2014 lavorerà per sviluppare e implementare la rete della ceramica in Europa: dopo Saura Vignoli e Abdon Zani, altri artisti faentini nei prossimi mesi saranno protagonisti di analoghe iniziative di scambio e collaborazione.
Sito web del progetto: www.arginet.eu
