AUMENTARE IL BENESSERE RISPETTANDO L'AMBIENTE
Sabato 11 ottobre un incontro presso la sala consiliare di Palazzo Manfredi promosso da Cea Faenza 21
"Un mondo in prestito. Decrescita e stili di vita: la responsabilità individuale per aumentare il comune benessere e ridurre l'impronta ecologica" è il titolo dell'incontro che si terrà sabato 11 ottobre 2008, alle ore 16.30, nella sala del consiglio comunale di Faenza.
L'incontro è promosso dal Centro di Educazione Ambientale CEA Faenza 21, unitamente a Ecoistituto Scienza ambiente cultura e società di Faenza, Altroconsumo, GAS Faenza, Bio marchê, Poderi di Romagna, Bilanci di Giustizia, T-Erre Turismo Responsabile e Tavolo dell'Ambiente, con il patrocinio dai gruppi consiliari Verdi e Rifondazione comunista.
Relatore sarà Paolo Ermani, che è il vicepresidente del Movimento per la Decrescita Felice (Mdf); moderatore Paolo Martini.
Le associazioni che organizzano il dibattito vogliono in questo modo avviare un percorso sui temi della decrescita e degli stili di vita, che si articolerà in tappe successive, fino a concludersi nella primavera del prossimo anno con una fiera dei prodotti in linea con le scelte di ecosostenibilità: dall'agricoltura biologica alla bicicletta, ai pannelli solari, al riuso di materiali e oggetti.
Nella sala delle Bandiere della residenza municipale saranno predisposti alcuni tavoli per illustrare modalità che già sono a disposizione di tutti coloro che condividono gli obiettivi della manifestazione e che vogliono da subito diventare protagonisti di questo percorso. Come e cosa acquistare, come aumentare il risparmio energetico, come riconoscere e affrontare il problema di un maggiore rispetto della salute della terra.
La tesi sostenuta dagli organizzatori è semplice, immediata, e coinvolge tutti: ciascuno di noi può, attraverso le scelte che compie quotidianamente, contribuire a migliorare o aggravare lo stato di salute del pianeta.
Il mondo che abitiamo non è nostro, non ci è stato dato in eredità dai nostri padri, ma piuttosto è un prestito che dobbiamo restituire ai nostri figli: facciamo in modo che possano viverci.
Proprio nell'ottica di uno sguardo attento ai nostri figli, e per permettere ai genitori di seguire e partecipare al dibattito, l'organizzazione ha previsto anche uno spazio-gioco per i bimbi dai tre anni in su.