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ARTE E STORIA DEI MONACI CAMALDOLESI A FAENZA

13 Novembre 2007

Nuovo appuntamento con le visite guidate della Pro Loco
Proseguono le visite guidate autunnali della Pro Loco per far conoscere l’arte e la storia della nostra città, compresi gli aspetti a volte meno noti.
La visita guidata di sabato 17 novembre prossimo sarà dedicata alla scoperta dell’arte e della storia legata alla presenza dei monaci Camaldolesi a Faenza.
Oltre ad avere ospitato entro le sue mura ben sei monasteri di monaci, monache ed oblate, Faenza ebbe l’onore, dopo Camaldoli, di accogliere, nel 1547, la Curia generalizia di tutto l’ordine. Per più secoli, quindi, vide succedersi nell’insigne Badia di Sant’Ippolito il direttivo dei Camaldolesi, di cui fu capo il nobile duca ravennate Romualdo.
Oggi Sant’Ippolito è parrocchiale.
Dell’antica costruzione rimane la cripta, testimonianza notevole di architettura altomedioevale.
La chiesa attuale, invece, fu completamente ricostruita nel XVIII secolo, su progetto di autore ignoto,  e realizzata da Gioacchino Tomba.
L’itinerario di sabato continuerà poi verso la chiesa di San Maglorio, in via Campidori, ristrutturata nel 1858, dove troviamo interessanti decorazioni pittoriche e statue di G. Vitené. La chiesa conserva anche la tomba e la lapide sul sepolcro di Cassandra Pavoni (poi Suor Benedetta), amata da Galeotto Manfredi, signore di Faenza dal 1477 al 1488.
Il ritrovo per tutti i partecipanti alla visita è programmato per le ore 15.30 davanti alla Chiesa di Sant’Ippolito.  Informazioni e prenotazioni presso la Pro Loco Faenza (Voltone Molinella 2; Tel/fax 0546.25231; e-mail: prolocofaenza@racine.ra.it ).