ARGINET: la faentina Saura Vignoli ad Argentona (Spagna) per un laboratorio sulla sua tecnica
Nell’ambito delle azioni del progetto europeo ARGINET, coordinato dal Comune di Faenza, la ceramista faentina Saura Vignoli ha partecipato come docente a un laboratorio ad Argentona (Spagna) sulla tecnica della cottura e riduzione a gran fuoco, tecnica tipica della Bottega Vignoli, aperta nel 1976 da Saura insieme alla sorella Ivana.
ARGINET, traducibile in italiano come “Azioni artistiche nel campo dell’argilla, per la costituzione di una rete ceramica nell’Unione Europea”, ha origine dalle relazioni che la città di Faenza ha consolidato negli ultimi anni, in particolare attorno ad Argillà Italia, con diverse città europee organizzatrici di mostre-mercato ceramiche. Le città coinvolte in questo network insieme a Faenza sono Gmunden (Austria), Boleslawiec (Polonia) e Argentona (Spagna).
Tra gli obiettivi di ARGINET vi è la promozione di azioni di scambio, di collaborazione culturale e di mobilità transnazionale degli operatori culturali in Europa, nel campo della ceramica artistica.
In questo contesto, Saura Vignoli ha lavorato per tre giorni (7-9 giugno 2013) all’interno della Scuola di Ceramica del Museu del Càntir di Argentona, in un workshop dedicato a ceramisti esperti insieme ai quali ha sperimentato una variante della tecnica della riduzione a gran fuoco, cercando di mantenere le temperature normalmente utilizzate dai partecipanti (più alte di quelle della Bottega Vignoli) e usando gli smalti prodotti all’interno della stessa scuola di Argentona, coordinata da Joan Serra e Mia Llauder.
La “creazione di un compromesso”, come descrive Saura, che per tre giorni ha ragionato insieme ai partecipanti sulla combinazione di smalti e temperature, con una prima cottura di sperimentazione “pura”, e una seconda cottura nella quale è stato possibile perfezionare la tecnica e raggiungere un ottimo risultato. Durante il workshop, simpatico è stato per Saura il dover fare ricorso al latino per la comunicazione più tecnica, relativa ai materiali, in modo da avere una comprensione univoca tra tutti i partecipanti (ad esempio per il rame, elemento base della tecnica Vignoli, si usava il corrispondente in latino Cuprum).
Un’opportunità di arricchimento e sperimentazione per Saura Vignoli, che considera fondamentale ogni occasione di scambio e confronto con altri professionisti nel campo della ceramica e anche per questo vede in Argillà un momento importante per la ceramica faentina, per creare relazioni e collaborazioni con ceramisti stranieri.
Interessante è proprio l’origine di questa collaborazione di Saura con Joan Serra e la sua scuola: il maestro spagnolo aveva visto i lavori della Bottega Vignoli in una sua breve visita a Faenza negli anni Ottanta, ma solo nella seconda edizione di Argillà Italia (2010) i due ceramisti si sono conosciuti e hanno iniziato una proficua collaborazione, che ha portato appunto al workshop tenuto da Saura ad Argentona. Sempre ad Argentona, durante la Fira del Càntir (2-4 agosto 2013) – una delle mostre-mercato del network di ARGINET – Saura Vignoli sarà presente con una mostra personale, dove porterà una serie di pezzi rappresentativi della sua tecnica e di suoi stili decorativi, che partono dalla grande tradizione rinascimentale della maiolica faentina fino a trarre ispirazione da tutto il bacino del Mediterraneo, facendo confluire l’influenza dell’arte bizantina, ispano-moresca e della Roma imperiale.
Saura Vignoli è solo la prima di una serie di altri artisti faentini che nei prossimi mesi saranno protagonisti di analoghe iniziative di scambio e collaborazione e contribuiranno a costruire una rete di relazioni che hanno come elemento unificante la ceramica. Sta infatti per tornare a Faenza anche Abdon Zani, dopo la sua permanenza a Boleslawiec in Polonia: in un prossimo comunicato stampa il racconto della sua esperienza.