APPROVATO IL PIANO SOCIALE DI ZONA DEL DISTRETTO DI FAENZA
Oltre 27 milioni e 800mila euro a favore delle politiche sociali e sanitarie del Distretto di Faenza: questo l'ammontare delle risorse previste nell'Accordo di Programma e nel relativo Programma Attuativo 2011 del Piano di Zona 2009-2011. Si tratta di un documento di programmazione permanente, che coglie alcuni degli aspetti critici indotti dai mutamenti sociali in corso nel territorio faentino.
Redatto dall'Ufficio di Piano dei Servizi Sociali Associati (la struttura tecnica che si occupa di integrare i progetti socio-sanitari e di raccordare l'operato dei sei comuni della zona sociale di Faenza, d'intesa con il Distretto Sanitario dell'Azienda Usl), il vasto programma di interventi in campo sociale e sanitario ha visto la partecipazione e il contributo dei diversi attori del territorio.
Hanno infatti partecipato complessivamente 88 persone, che a vario titolo hanno fatto parte dei tavoli tecnici che hanno lavorato con la presenza e il contributo attivo di Comuni, AUSL, ASP, Istituzioni pubbliche, Terzo settore, Cooperazione sociale, Privato sociale, Associazionismo, coinvolgendo anche Organizzazioni sindacali ed imprenditoriali, professionisti, singoli cittadini.
«Abbiamo approvato il Piano Attuativo 2011 per la salute e il benessere sociale, rispettando i tempi della programmazione regionale - dichiara Giovanni Malpezzi, sindaco e presidente del Comitato di Distretto di Faenza - nonostante l’urgenza di affrontare l’attuale situazione economica e sociale. Il Piano richiama molteplici temi critici che la situazione contingente vede accentuati e, a volte, drammaticamente amplificati, primo fra tutti quello degli effetti della crisi economica. Questa situazione influisce in modo forte sul sistema locale di Welfare ed è proprio per affrontare in modo efficace le criticità attuali che va sviluppata la nostra capacità di individuare obiettivi comuni e percorsi di lavoro condivisi per raggiungerli».
«La crisi morde non solo il sistema produttivo, ma anche le tasche delle famiglie – continua il Sindaco - e per questo serve un valore aggiunto: la consapevolezza dei singoli, la reciproca capacità di dare corpo e gambe al già forte senso di comunità, per sviluppare scelte solidali e promuovere il benessere della società civile e delle persone.
L’idea di fondo è dunque quella che il benessere e la salute vanno di pari passo e richiamano, oltre all’integrazione tra le politiche pubbliche, anche l’agire concreto e responsabile di più soggetti, in un quadro economico, sociale, ambientale».
«Stiamo attraversando un momento in cui le risorse non possono aumentare – aggiunge l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Faenza Antonio Bandini - e anzi, assistiamo ad una serie di provvedimenti fortemente penalizzanti per gli Enti Locali, con conseguenze anche gravi sui servizi e sui cittadini; questo ci obbliga a trovare soluzioni che diano risposte sulla tenuta del sistema, sul costo dei servizi, sulla contribuzione dei cittadini, sul principio di universalità dell’accesso, sull’appropriatezza degli interventi e sulla sostenibilità degli stessi. L’obiettivo per il quale stiamo lavorando è quello di strutturare azioni per la salute e il benessere sociale, capaci di promuovere l’emancipazione dal bisogno e quindi non solo di “risarcire” e/o aiutare chi ha bisogno, ma anche di assumere una funzione “anticrisi”, riconoscendo le politiche sociali come vere e proprie politiche di sviluppo sociale ed economico e di programmare il potenziamento o l’attivazione di diversi servizi che rispondono al fabbisogno del nostro territorio».
Nel Piano Attuativo 2011 sono previsti quasi cento progetti che spaziano sulle diverse fasce della popolazione ripartite per aree: area infanzia e minori, i giovani, le dipendenze, gli immigrati stranieri, le diverse forme di vecchie e nuove povertà, la disabilità, gli anziani.
Le Risorse previste nel Piano, pari a 27,8 milioni di euro, arriveranno per il 31% dai sei Comuni del faentino (poco più di 8 milioni e 500 mila euro), per il 38% dalla Regione (oltre 10 milioni e 500 mila euro), per oltre il 20% dal Distretto di Faenza dell’AUSL (5 milioni e 500 mila euro), per il 2% dal Fondo Nazionale (575 mila euro), la cui dotazione costituita dal residuo 2010, in quanto dal 2011 il Governo ha azzerato tale fondo; la Provincia copre circa l’1% (239mila euro); altri soggetti pubblici e privati versano 333 mila euro. Gli utenti partecipano ai servizi contribuendo per oltre 2 milioni di euro, circa il 7%.
I Finanziamenti sono destinati a interventi nelle seguenti aree: anziani poco meno di 14 milioni di euro (51%), famiglie e infanzia 6,2 milioni (23%), disabili oltre 5 milioni (19%), immigrazione e contrasto alla povertà 596 mila euro (2%), giovani e lotta alle dipendenze 544 mila euro circa (2%), salute mentale e altro 927 mila euro (3%).
«Tutto ciò dimostra – conclude l’assessore Bandini - il grande impegno della nostra comunità per utilizzare al meglio le non infinite risorse. Sempre più occorre comunicare la grande qualità e la grande quantità di proposte e servizi alla persona offerte alla nostra Comunità, affinché ciascuno misuri la ricchezza di coesione sociale che il nostro territorio offre».