ALLA SCOPERTA DEI CAPOLAVORI DELLA PINACOTECA
Due incontri promossi dall’assessorato alle Politiche Culturali per avvicinare il pubblico faentino al prestigioso istituto
Giovedì 14 settembre prossimo prende il via la seconda serie degli incontri a tema dedicati alle opere della Pinacoteca comunale.
Gli incontri, promossi dall’assessorato alle Politiche Culturali per valorizzare le collezioni d’arte della Pinacoteca faentina, fanno seguito a un’analoga iniziativa organizzata nei primi mesi del 2006 e finalizzata ad avvicinare sempre più il pubblico faentino alla riscoperta dei capolavori conservati nella nostra Pinacoteca.
Due gli appuntamenti, programmati nel salone d’ingresso della Pinacoteca (via S.Maria dell’Angelo, 9), con inizio alle ore 17.30: giovedì 14 settembre “Le collezioni di pittura di natura morta del XVII e XVIII secolo”; giovedì 28 settembre “Due ritorni in esposizione: le opere di Palmezzano dopo il grande evento di Forlì e l’Annunciazione di Biagio D’Antonio”. Per ogni incontro è prevista una video proiezione. Relatore di entrambi gli incontri l’ex direttore della Pinacoteca Sauro Casadei.
Il primo appuntamento - giovedì 14 settembre - sarà dedicato ai dipinti di “natura morta”, cronologicamente scalati dal XVII al XIX secolo, che offrono molteplici ed intriganti spunti per una riflessione su questo genere pittorico e sulla storia della Pinacoteca che le conserva. Già dalla riapertura al pubblico delle sale, avvenuta a marzo 2005, alcuni quadri di questo genere sono stati esposti in permanenza nella saletta che in precedenza li ospitava; recentemente, invece, tutti i dipinti sono stati riuniti nelle due sale adibite a mostre, consentendo così una visione globale di tutte le opere dei singoli artisti, talvolta, in passato, separati in sedi diverse. Altri, e di pari valore, sono stati, nel frattempo sottoposti a manutenzione periodica e, in caso, a un vero e proprio restauro: si tratta della Grande macelleria di Felice Boselli (1650-1732), capolavoro indiscusso di questo specialista piacentino. Le opere esposte, otto in tutto, sono attribuite, oltre che a Boselli, a Carlo Magini (1720-1806), Arcangelo Resani (1670-1740) e Nicola Levoli (1728-1801) pittori di area geografica emiliano-romagnola e marchigiana, assieme alle preziose tele dei napoletani Giuseppe Recco (1634-1695) e Giovanni Battista Ruoppolo (1629-1693) e di un veneto dell’ambito di Francesco Guardi.
In questa occasione si offriranno alla fruizione pubblica ulteriori opere di questi artisti e di pittori di altre aree geografiche come la Lombardia, la cui esposizione avviene per la prima volta.
I quadri di “natura morta” sono rari nei musei di città di medie dimensioni come Faenza. Il fondo della nostra Pinacoteca è da ricondurre alla passione e all’acume di alcuni collezionisti faentini che raccolsero, pionieristicamente, queste opere (Luigi Zauli Naldi, Giacomo Pozzi e Michele Bosi), anche con notevoli sacrifici finanziari, fidandosi del proprio gusto e superando la scarsa considerazione che una volta la critica accademica concedeva a questo genere pittorico.
Successivamente, dando prova di grande generosità e amore per la propria città, le donarono alla Pinacoteca.