AL VIA IL CORSO DI DANZA EBRAICA
Si chiudono le celebrazioni del Giorno della Memoria. Dal 21 febbraio sei appuntamenti presso la palestra della scuola "Martiri di Cefalonia" di Faenza
Il nutrito programma di eventi promosso a Faenza dall'Amministrazione comunale per celebrare il Giorno della Memoria si conclude con un corso-laboratorio per docenti sulla danza nel pensiero e nella tradizione ebraica, che si terrà presso la palestra della scuola primaria "Martiri di Cefalonia" (via Granarolo, 26).
Sei appuntamenti, il primo giovedì 21 febbraio prossimo, a cura dell'Associazione Amicizia Ebraico-Cristiana della Romagna, sotto la guida del maestro di danza Pietro Provinzano. Direttrice del corso è Maria Angela Baroncelli Molducci.
L'associazione, che ha sede a Ravenna, persegue come finalità la conoscenza, il rispetto e l'amicizia fra cristiani ed ebrei, eliminando reciproci pregiudizi e combattendo ogni forma, palese o velata, di antisemitismo, collaborando nella difesa dei valori ideali e morali comuni.
Gli incontri sono tutti programmati al giovedì, nelle seguenti giornate: 21 e 28 febbraio, 6, 13, 20 e 27 marzo 2008, dalle ore 16.45 alle 18.45.
Il corso è gratuito e aperto, non solo agli insegnanti di ogni ordine e grado, per i quali è riconosciuto come aggiornamento dal Ministero della Pubblica Istruzione, ma anche agli alunni e a tutti gli interessati (per informazioni contattare la scuola: tel. 0546.28880). Obiettivo del corso, che prevede danze ebraiche con musiche e influssi palestinesi, yemeniti, sefarditi e dell'est europeo, è quello di vivere con gioia e dinamismo la corporeità, sperimentando una didattica culturale socializzante.
Infatti la danza si inserisce nei percorsi di educazione motoria e psicomotricità della scuola dell'infanzia e della scuola primaria ed è vissuta dai bambini come momento di gioco e integrazione.
Inoltre la danza ebraica, intesa in funzione multietnica, offre la possibilità di vivere, anche a scuola, un importante momento interculturale dove bambini di tradizioni diverse si sentono più vicini e integrati nella stessa comunità e imparano tradizioni di un popolo tra i più antichi del mondo.