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AL PARCO TASSINARI SI INAUGURA "BAGNO NELLA FAVOLA"

09 Dicembre 2009

La grandiosa opera in legno dello scultore Giorgio Palli. La cerimonia è programmata sabato 12 dicembre
Dopo due anni di appassionato lavoro per lo scultore Giorgio Palli è finalmente arrivato il grande giorno.  Sabato 12 dicembre prossimo, alle ore 15.00, al parco Tassinari di Faenza (in via Cavour) si inaugurerà "Bagno nella favola", l'opera in legno che Palli ha realizzato scolpendo sul tronco di un maestoso cedro del Libano la favola di Biancaneve e i sette nani.
Alla cerimonia, che si inserisce nella programmazione degli eventi di "Natale in Centro 2009", interverranno il sindaco Claudio Casadio, l'assessore ai lavori pubblici Claudio Ronchini, l'artista Giorgio Palli, lo scrittore e storico faentino Giuliano Bettoli.
Nel pomeriggio all'interno del parco sono programmati giochi e attività per bambini; saranno inoltre presenti un punto di ristoro, a cura del rione Verde, e dei banchetti informativi su tematiche ambientali.
Veramente curiosa la storia di quest'opera, che nasce dall'abbattimento a causa di una tempesta, nella notte di Santo Stefano del 1999, di un secolare e maestoso cedro del Libano all'interno del parco Tassinari.
Il tronco dell'albero è rimasto per anni adagiato sull'erba del parco, finché un giorno Giorgio Palli, ceramista e scultore, non lo vede e decide, d'intesa con il servizio Giardini del Comune di Faenza, di farne una scultura, realizzando su questo tronco la "Favola di Biancaneve".
Nato a San Cassiano di Brisighella nel 1941, Giorgio Palli vive e lavora a Faenza. Ha insegnato per oltre trent'anni l'arte della ceramica. Dal 1990 dedica buona parte del suo tempo libero alla lavorazione del legno, scegliendo e scolpendo ciò che il caso gli fa trovare: tronchi e rami di alberi divelti da piene invernali e levigati dalle acque oppure pezzi offerti da amici, ridando così vita e armonia a un materiale ormai senza vita.
Quest'opera grandiosa è costata all'artista ben due anni di lavoro: iniziata nel 2007 è stata infatti completata, con gli ultimi ritocchi, solo nei giorni scorsi.
Per proteggere la scultura dalla pioggia, dagli animali e da atti vandalici è stata realizzata all'interno di parco Tassinari una copertura in travi lamellari di legno con tetto in cannarelle e guaina catramata, teli di nailon laterali a protezione della pioggia e una recinzione in rete elettrozincata.
Per ora l'opera è illuminata provvisoriamente da alcuni faretti, ma è già stato predisposto un progetto per la sua illuminazione definitiva, attraverso apparecchi illuminanti a Led di nuova generazione installati lungo la struttura in legno di copertura dell'opera.