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A Faenza si discute di terremoti

10 Maggio 2012

“Il terremoto si è fermato a Imola” è il titolo della conferenza programmata sabato 12 maggio 2012, alle ore 21.00, a Faenza, nella sala Malmerendi del Museo civico di Scienze naturali (via Medaglie d’Oro, 51).

L’iniziativa rientra nel calendario degli eventi della dodicesima edizione faentina della “Settimana della Cultura scientifica e tecnologica”.

Il titolo della conferenza si ispira a un evento sismico accaduto il 31 dicembre 1985, quando un terremoto del 5° grado della scala Mercalli scosse Faenza facendosi sentire fino a Modena, ma 'saltando' letteralmente la città di Imola.

A Imola, nella casa di Pier Luigi Ighina (1908-2004), tecnico elettronico, allievo di Gugliemo Marconi e studioso delle forze motrici e dell' elettromagnetismo , era installata una valvola dei terremoti, uno strumento alto due metri con i colori dello spettro solare, che nelle intenzioni dell’inventore potrebbe essere utile per smorzare le conseguenze di un evento sismico nella zona in cui tale valvola è posta.

Il relatore della conferenza di sabato prossimo, Domenico Caputo, presenterà uno strumento simile alla valvola dei terremoti di Ighina, illustrando le teorie del suo funzionamento, correlazioni, studi di altri scienziati russi e descrivendo lo stato della ricerca in corso.

A partire dal 2011, a scopo sperimentale, la valvola dei terremoti è stata installata in dodici siti italiani, in territori a elevato rischio sismico.

Domenico Caputo, 48 anni, è un ricercatore autonomo nel campo delle scienze di confine, attività che svolge nel tempo libero dal lavoro (è un tecnico manutentore di macchinari).

E’ blogmaster del sito www.cambioilmondo.it, dove spesso vengono riportati i risultati e i commenti sulle sue ricerche.

Ha approfondito gli studi sulle teorie di Pier Luigi Ighina, realizzando alcuni degli strumenti inventati da Ighina e sperimentandone direttamente gli eventuali effetti.