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70° della liberazione di Faenza, altri eventi

12 Novembre 2014

Visto il grande successo di pubblico è stata prorogata fino al 23 novembre prossimo la mostra ospitata a Palazzo Esposizioni per il 70° anniversario della liberazione di Faenza, che avrebbe dovuto chiudersi domenica 16 novembre.

Intanto proseguono in città gli eventi dedicati al 70° della liberazione.

Sabato 15 novembre, alle ore 10.15, al cinema Sarti (via Scaletta, 10), sarà proiettato il film di Giorgio Diritti “L’uomo che verrà”.

La pellicola, premiata nel 2009 al Festival Internazionale del Film di Roma, è ambientata nell’Appennino emiliano negli anni 1943-1944 e racconta la storia di una famiglia contadina durante gli ultimi anni della seconda guerra mondiale, che raggiunge con la sua drammaticità anche le colline bolognesi culminando nella feroce strage di Marzabotto.

All’iniziativa, realizzata in collaborazione con le scuole secondarie di primo e secondo grado, interverranno anche il Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale.

Sempre sabato 15, nel pomeriggio, altro appuntamento, questa volta a Palazzo Esposizioni: alle ore 17.00 sarà proiettato il documentario ”Il pane e le baionette” del regista Mauro Vittorio Quattrina, che sarà presente in sala.

I riciclanti di materiale bellico, una storia di ingegno e povertà, di necessità ed arte, raccontata per la prima volta in un documentario girato in gran parte a Faenza, Casola Valsenio, Castel del Rio, Lugo di Romagna e Marina di Ravenna.

Alla fine della seconda guerra mondiale, soprattutto nei luoghi coinvolti da grandi battaglie, come Cassino e la Linea Gotica, rimasero sul terreno centinaia di migliaia di prodotti bellici, da carri armati a bossoli di cannone, dalle jeep alle baionette.

Artigiani e contadini italiani, dotati di grande genialità, riuscirono a trasformare questo materiale bellico in oggetti di grande utilità e, a volte, di grande arte.

Ma l’abbandono di munizioni, proiettili, mine e bombe ebbe anche il suo tragico carico di feriti e morti, soprattutto tra bambini e ragazzi che maneggiavano per gioco questi oggetti pericolosi.

Questo documentario racconta, anche attraverso interviste a faentini testimoni degli eventi bellici e della liberazione della città, la storia di tutti quei protagonisti dal 1945 fino ad oggi.