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54^ Giornata del Faentino Lontano

Il primo, volontario internazionale in Cameroun e Congo; la seconda, educatrice e animatrice in ambiti associativi cittadini

 

L’Amministrazione comunale ha approvato all’unanimità la proposta dell’apposito Comitato per la Giornata del Faentino Lontano 2013, il quale, dopo aver esaminato le diverse candidatute pervenute, ha indicato nelle persone di Walter Pasqui, ceramista e volontario internazionale in Cameroun e Congo, il Faentino Lontano 2013, e in Domenica Lia Mammini, educatrice e animatrice in diversi ambiti associativi cittadini, la Faentina sotto la Torre 2013. Le relative distinzioni onorifiche saranno consegnate ai due faentini illustri dal sindaco Giovanni Malpezzi nel corso di un’apposita cerimonia in programma domenica 23 giugno, alle ore 10.00, al teatro Masini.

Walter Pasqui e Studenti Ifa a Mbalmayo Cameroune

Walter Pasqui e Studenti Ifa a Mbalmayo Cameroune

Originario di Forlì, pochi mesi dopo la nascita Walter Pasqui si trasferisce con la famiglia a Faenza, mostrando fin da ragazzo una spiccata attitudine per l’arte ceramica. Interrotti gli studi per motivi familiari, completa la formazione culturale negli ambienti artistici manfredi e frequentando le botteghe ceramiche acquisisce le tecniche e le capacità specifiche di tutte le fasi della lavorazione: formatura, foggiatura, smaltatura, decorazione... Dal 1958 inizia a partecipare a concorsi ceramici, cominciando dal Concorso Internazionale di Faenza, che lo vede presenti in diverse edizioni: alla XVIII riceve un attestato di benemerenza. Nel 1959, un’anno prima di avviare l’attività artistica in proprio, partecipa al concorso di ceramica di Gualdo Tadino, ottenendo il suo primo premio. Nel 1960 apre lo studio “Keramos”, con cui entra a far parte del gruppo dei soci fondatori del Consorzio Ceramisti Faentini. Nel ’61 partecipa alla Fiera Internazionale di Montreal, mentre nel ’63, alla prima edizione del Concorso della Ceramica di Cervia ottiene il diploma d’onore. Nello stesso anno riceve il Premio del Ministero dell’Industria e Commercio alla Mostra Mercato dell’Artigianato di Firenze; altri premi li consegue alla XXX e XXXXIII Settimana Cesenate. Opere e servizi giornalistici su Pasqui sono pubblicati in varie riviste, tra cui Artigianato, Ceramic Art, Ceramica moderna, Amica, Brava e su periodici specializzati. La sua vita cambia nel 1983 quando chiude lo studio “Keramos” e inizia a collaborare con il Visba, un organismo di volontariato di Milano, per realizzare una scuola di ceramica in Colombia, che si concretizza nel luglio 1984, quando il relativo programma ministeriale viene approvato e Pasqui, insieme ad altri tre volontari, parte per la Colombia per realizzarlo nel tempo stabilito di tre anni. Lavora al Cesmag, Centro de Estudios Superiores “Maria Goretti”, nella città di Pasto. Unico ceramista del gruppo, Pasqui svolge anche l’attività di insegnante di teoria e pratica della ceramica; gli viene infatti affidato il compito di istruire gli studenti che frequentano il corso di preparazione di “Tecnici per lo sviluppo dell’industria ceramica”. Durante la sua permanenza in Colombia prosegue anche l’attività artistica e sue opere vengono pubblicate sui maggiori quotidiani del paese: Espectator, Republica e Diario del sur. Dall’89 Pasqui inizia a collaborare con un altro organismo di volontariato milanese, il Centro di Orientamento Educativo, operando in Cameroun, nella sede di Mbalmayo, con l’obiettivo di formare giovani ceramisti, utilizzando le materie prime necessarie recuperate in loco, in modo tale da rendere il più possibile autosufficiente la nascente scuola ceramica; egli attua un programma artistico che pemette agli allievi di produrre opere legate al territorio, applicando tecniche occidentali e iconografia autoctona. Nel ‘90 la scuola diviene il primo Istituto di Formazione Artistica riconosciuto dallo Stato Camerounense. Alcuni studenti, ottenuto il diploma, si dedicano all’insegnamento in Cameroun, ma anche in Gabon e nella Repubblica Centrafricana; altri vanno a lavorare con la Cooperazione Belga e Francese. Sotto la direzione di Pasqui, la scuola realizza altresì anche grandi mosaici smaltati (118 mq), come quello del Santuario Mariano di Mvolie, a Yaunde. Sempre a Mbalmayo, alcuni diplomati all’Ifa fondano il Centro di Arte Applicata e gli affidano il compito di avviare la produzione della sezione ceramica, sia dal punto di vista tecnico, che artistico, e creare i presupposti per far lavorare i giovani neodiplomati della scuola. Le ceramiche prodotte al Caa vengono esportate nei Paesi Bassi, in Francia e negli Usa (sono in vendita alla nota boutique Moma di New York). Dal 2009, l’attività di Pasqui si suddivide tra Cameroun e Congo, dove collabora con l’Ifa di Mbalmayo, con l’Accademia di Belle Arti di Kinshasa e le cooperative di ceramisti sorte in quelle città e nei loro stati.

Lia Mammini

Lia Mammini

Domenica Lia Mammini, dopo la laurea in matematica e fisica alla Università di Bologna, insegna in varie scuole della Provincia di Ravenna, in particolare alla scuola media “Strocchi” di Faenza, anche con funzioni di vicepreside fino al pensionamento. Insieme ad altri colleghi della stessa disciplina, fonda un gruppo di lavoro finalizzato a costruire percorsi di aggiornamento continuo per l’insegnamento sperimentale della matematica, coniugando la sua competenza nelle discipline matematiche con una particolare attenzione agli allievi, in particolare durante le delicate fasi della preadolescenza e adolescenza. Impegnata nell’associazionismo cattolico, Lia Mammini è stata animatrice ed educatrice dei gruppi giovanili nella comunità parrocchiale di Sant’Antonino, presidente della Gioventù Femminile di Azione Cattolica (dal 1956 al ’65) e dell’AC, dal 1986 al ’92; segretaria del Sinodo diocesano durante l’episcopato di mons. Francesco Tarcisio Bertozzi (1987-1996), è stata fondatrice della Scuola diocesana di formazione sociale “Giovanni Paolo II”, costituita al servizio delle persone impegnate nelle istituzioni, nonché presidente dell’Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi e fondatrice della Società Cooperativa Sociale, di cui è stata presidente dal 1990 al 2008; tale cooperativa ha progettato e gestito il centro diurno delle allora Opere Pie Raggruppate, la casa di riposo Santa Caterina, mentre tuttora gestisce il centro diurno “Cimatti” e la casa di riposo “Istituto Lega – Sacra Famiglia” di Brisighella. L’impegno nell’associazionismo la vede tuttora attiva quale organizzatrice delle vacanze estive in montagna di gruppi della “terza età”; fa’ parte altresì dell’èquipe diocesana Adulti per il settore Adultissimi (Terza età) del Consiglio dell’Opera degli esercizi spirituali, del Consiglio Pastorale e del Consiglio Affari Economici della parrocchia di S. Antonino, nonché degli “Amici di don Eugenio Ceroni” (sostengono l’opera fondata dal sacerdote faentino a Alvaro der Carvaho, in Brasile), della cooperativa Ceff “Francesco Bandini” e della Confraternita della Beata Vergine delle Grazie. Lia Mammini ha svolto anche una intensa attività politica tra le file della Dc, di cui è stata consigliere comunale dal 1975 all’85.