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ORDINE DEL GIORNO "Avvio della sperimentazione sul territorio faentino del progetto 'Bike to Work'” 13.02.2017

ORDINE DEL GIORNO "Avvio della sperimentazione sul territorio faentino del progetto 'Bike to Work'

Il Consiglio Comunale di Faenza riunito in data 13 febbraio 2017

 

Premesso che:

  • Faenza è una città di medie dimensioni, senza dislivelli importanti, che rende agevole gli spostamenti tramite bicicletta;
  • l'utilizzo della bicicletta per gli spostamenti quotidiani è di per sé un elemento di benessere per il nostro organismo;
  • un utilizzo individuale di veicoli a motore per i tragitti casa/lavoro è fonte di sprechi economici e genera problemi ambientali per i suoi effetti negativi in termini di emissioni inquinanti, con ripercussioni sulla qualità della vita e sulla salute dei cittadini;
  • il tema della mobilità sostenibile sta divenendo uno degli argomenti di maggior dibattito nell’ambito delle politiche ambientali locali, nazionali ed internazionali volte a ridurre l’impatto negativo sull’ambiente, derivante dalla mobilità delle persone e delle merci;
  • nelle brevi distanze urbane, comprese tra 1 e 5 km, la bicicletta è statisticamente il mezzo più efficiente e più veloce (15 km/h contro i 14 km/h delle automobili);
  • 1 kg di CO2 ogni 7 km è l’emissione di anidride carbonica media di un automobile nel traffico urbano, mentre la bicicletta ha un impatto zero;
  • anche nel nostro territorio le centraline dell’Arpa, nelle ultime mappe pubblicate, hanno misurato valori di Pm10 molto alti, mai registrati negli ultimi 12 mesi;
  • altri vantaggi indiretti nell’utilizzo della bicicletta sono la minore erosione del manto stradale ed una migliore vivibilità della città.

 

Considerato che:

  • è necessario intensificare la diffusione di una vera e propria cultura della mobilità sostenibile, stimolando politiche che, anche a livello locale, siano finalizzate al coinvolgimento del maggior numero di soggetti possibile;
  • le iniziative volte ad intervenire sulla mobilità, in particolare in ambito urbano, rappresentano una priorità per favorire una migliore qualità della vita per i cittadini, con indiscutibili ricadute positive sull’ambiente e sulle relazioni sociali e culturali. Con la possibilità, inoltre, di creare nuove opportunità di sviluppo economico a livello locale;
  • una di queste iniziative, come segnalato anche nel rapporto finale del secondo incontro partecipativo “Buona Mobilità: verso il PRIT (Piano Regionale Integrato dei Trasporti) 2025, che si è tenuto a Faenza lo scorso Dicembre, è l'incentivo e la promozione  dell’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti casa/lavoro;
  • l'Amministrazione comunale di Massarosa (LU) ha lanciato nel 2016, in linea con altre esperienze europee già avviate, un progetto sperimentale di mobilità lenta denominato “Bike to work” (in allegato, per approfondire, “Avviso” e “Domanda di iscrizione”). I primi 50 cittadini che presentano domanda di iscrizione, avendo le condizioni richieste dall'apposito bando, possono partecipare alla sperimentazione che prevede l’erogazione di un contributo pari a 25 centesimi a Km, per un massimo di 50 euro mensili, per quei lavoratori che si recheranno al lavoro in bicicletta. Il progetto sarà finanziato con parte dei proventi contravvenzionali di cui all’art. 208 del DL 285 del 1992, nel pieno rispetto delle normative vigenti;
  • si riconosce di primaria importanza nella successiva stesura del progetto:
  1. promuovere l’utilizzo della bicicletta insieme al treno e i mezzi pubblici come strumento di miglioramento ambientale e diffusione della cultura della mobilità sostenibile e, per tale ragione, riconoscere l’incentivo anche a coloro i quali recandosi al lavoro in comuni non limitrofi utilizzino la bicicletta per recarsi alla stazione ferroviaria, naturalmente nei limiti del percorso casa/stazione;
  2. prevedere, al termine del progetto, una condivisione delle azioni necessarie per ridurre le criticità di spostamento emerse e, successivamente, attivarsi per metterle in campo e rispondere alle esigenze di sicurezza e ciclabilità della cittadinanza;
  3. istituire, coinvolgendo le associazioni interessate alla mobilità ciclabile, uno staff per il monitoraggio dell’attività dei soggetti ammessi al progetto mediante una applicazione mobile (APP), che permetta anche l’acquisizione di dati rilevanti per la valutazione degli effetti di tale progetto sull’ambiente e sulla collettività.

Visto che:

  • l’obiettivo principale del progetto non è unicamente quello di incrementare la percentuale di cittadini utilizzatori della bicicletta, diminuendo il numero delle automobili in circolazione sul territorio e, conseguentemente, le emissioni di Co2, ma soprattutto quello di stimolare uno studio sui migliori percorsi casa/lavoro effettuati in bicicletta, portando persone che tipicamente non percorrono i tragitti con la bicicletta a misurarsi con la mobilità sostenibile e da questo trarne valutazioni per interventi da programmare sul territorio;
  • solo tramite la conoscenza delle abitudini degli utenti è possibile disegnare soluzioni che verranno positivamente accettate dagli utilizzatori;
  • con il Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità 2016, per quanto riguarda la copertura INAIL in caso di infortunio in itinere durante il percorso casa/lavoro, si riconosce la bicicletta come mezzo di trasporto equiparato al mezzo pubblico.

Impegna Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale:

  • ad avviare una discussione nell'apposita Commissione consiliare per definire, regolamentare ed avviare, in tempi brevi, un progetto pilota “Bike to Work” nel Comune di Faenza (sulla linea di quello già operativo nel Comune di Massarosa), teso ad incentivare l’utilizzo consapevole ed in sicurezza della bicicletta per gli spostamenti casa/lavoro e viceversa, che interesserà un numero circoscritto di cittadini residenti e dimoranti all’interno del Comune;
  • ad informare le aziende presenti nel territorio comunale della nascita del progetto, così che loro stesse possano valutare di incentivare anche in modo autonomo i propri dipendenti all'utilizzo della bicicletta, o di altri mezzi sostenibili, per recarsi sul luogo di lavoro.

 

 VOTATO ALL'UNANIMITA'