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Un itinerario neoclassico sulle orme di Felice Giani

03 Novembre 2015

Felice Giani (1758-1823) inizia la sua grande stagione di decoratore in Romagna, nell’ambiente illuminato dalla Faenza colta e giacobina.

E' qui che l’artista di origini piemontesi, dopo una formazione bolognese e una prima stagione di commesse romane, trova committenti ambiziosi e di rango - prevalentemente aristocratici illuministi e filofrancesi, di aspirazioni libertarie e progressiste - che si rivolgono a lui per imprimere un timbro moderno alle loro dimore.

Nell’itinerario organizzato dalla Pro Loco Faenza per sabato 7 novembre prossimo, i partecipanti saranno condotti proprio alla scoperta di alcune case e palazzi in cui Giani lavorò per questa “nuova committenza” in ascesa, a cui spesso l’artista era legato da rapporti non solo professionali ma di sincera amicizia.

Grazie alla disponibilità dei proprietari, si partirà da due residenze private, all’interno di Palazzo Ugolini (via Naviglio 6), dove si potranno ammirare alcuni ambienti del piano nobile splendidamente decorati da Felice Giani e Antonio Trentanove. Si tratta di un palazzo decorato nel 1800, in cui l’artista inizia a sperimentare alcune eleganti soluzioni stilistiche che poi porterà a compimento nella realizzazione di Palazzo Milzetti (qualche anno più tardi, tra il 1802 e 1805). Esempi di queste sperimentazioni sono la decorazione a piccole figure su fondo nero (nello Studiolo delle Muse) e le paraste appiattite sulle pareti della grande Sala di Bacco. Molto suggestiva anche la Saletta degli Dei, in cui il basso soffitto consente una visione molto ravvicinata delle decorazioni.

Proseguendo in continuità con i lavori eseguiti da Giani prima di Palazzo Milzetti, la visita proseguirà a Palazzo Laderchi, oggi sede del Museo del Risorgimento e dell’età contemporanea di Faenza, in cui l’artista fu all’opera nel 1794 e 1796, su committenza dei conti Lodovico e Achille Laderchi: qui il focus sarà sulla Galleria di Amore e Psiche (1794), esempio di quella pianificazione complessiva dello spazio di cui Giani fu maestro, progettando le decorazioni pittoriche in armonia con gli elementi architettonici, gli stucchi e gli arredi.

È proprio nella decorazione di Palazzo Laderchi che Giani ebbe a fianco per la prima volta Gaetano Bertolani (ornato) e Antonio Trentanove (rilievi in stucco), rendendo in tal modo operativo un gruppo di lavoro (la cosiddetta “bottega”) che nelle decorazioni dei palazzi faentini produrrà risultati straordinari.

Ritrovo per partecipare alla visita guidata alle ore 15.00 alla Pro Loco (Voltone Molinella 2). Prenotazioni obbligatorie. Per informazioni e prenotazioni: Pro Loco Faenza (tel. 0546 25231; e-mail: info@prolocofaenza.it -sito web: www.prolocofaenza.it ).