Faenza ricorda don Italo Cavagnini
Faenza si appresta a ricordare don Italo Cavagnini, il “prete rock” ideatore del Pavone d’Oro, scomparso nei mesi scorsi a 85 anni, con una cerimonia ufficiale nel corso del consiglio comunale programmato lunedì 20 febbraio prossimo.
La seduta consiliare si aprirà alle ore 18.00 e sarà inizialmente dedicata allo svolgimento di interpellanze e interrogazioni, poi, alle 18.30, la commemorazione di don Italo Cavagnini da parte del sindaco Giovanni Malpezzi.
Seguiranno gli interventi del vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana mons. Claudio Stagni, dei capigruppo consiliari e del sindaco di Bione (Brescia) Giovanni Maria Marchi.
Bione è il piccolo paesino della campagna bresciana dove don Italo era nato nel 1926.
Da Bione interverranno alla commemorazione anche i famigliari del sacerdote e diversi amici, parenti e conoscenti.
Don Italo Cavagnini era arrivato a Faenza nel 1946 come giovane seminarista, divenuto poi sacerdote è stato protagonista a tutto tondo della nostra comunità.
Faenza lo ricorda per il suo prodigarsi, in particolare per i giovani, e per il suo dinamismo, concretizzatosi nell’organizzazione di molte iniziative, fra le quali il Pavone d’Oro, da lui inventato nel 1969 e proseguito fino al 1977, per essere poi ripreso dal ’90 fino ad oggi.
E proprio in questi giorni in città è in corso di svolgimento la XXXII edizione del concorso canoro under 18.
All’inizio del 1996 l’Amministrazione comunale manfreda gli conferì la cittadinanza onoraria e pochi mesi dopo, su proposta dell’apposito comitato, anche la prestigiosa onorificenza di “Faentino sotto la Torre”.
Nella comunità faentina don Italo Cavagnini ha rappresentato per anni una grande testimonianza umana e cristiana a favore dei giovani e del loro desiderio di esprimersi e comunicare attraverso la musica.